Dopo una giornata rigenerante negli ampi spazi en plein air all’Eurcamping, perché non fare visita agli antichi borghi collinari che ci circondano?
Tra le colline a nord della valle del Vomano e il crinale che divide l’omonimo fiume dal Tordino, sorge, a 450 m s.l.m. il piccolo centro di Canzano.
Con poco meno di 2000 abitanti, questo borgo abruzzese che dà le spalle al Gran Sasso e guarda verso il nostro mare, è ricco di tradizione e storia. Fra i monumenti di maggiore interesse, infatti, spicca la Chiesa della Madonna dell’Alno; un’antica storia narra della miracolosa apparizione della Vergine Maria ad un contadino, al quale comunicò il desiderio di ergere una chiesa in suo onore. Oltre questo luogo sacro, meta di visite durante il mese di Maggio, spiccano la chiesa di San Salvatore, il Torrione e le antiche mura medievali.
IL TACCHINO ALLA CANZANESE
Ma Canzano è rinomata soprattutto per una ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione, ormai simbolo della cittadina: il celebre tacchino alla canzanese.
Questa deliziosa pietanza in gelatina da gustare con un contorno di sottaceti è stata quasi “scoperta” per caso. Gli abitanti locali, infatti, si accorsero che il brodo di tacchino preparato al mattino e ormai gelatinoso verso sera, esaltava incredibilmente il sapore della carne. Consolidata nel tempo, l’antica ricetta è più attuale che mai ed è la protagonista indiscussa del ristorante simbolo del borgo, “La Tacchinella”.
Come il piatto dal quale prende nome, anche questo ristorante è frutto di una passione tramandata, godendo oggi di ben quattro generazioni al comando e una appassionata gestione familiare dal 1970.
Perché “tacchinella”? La ricetta prevede rigorosamente l’uso della femmina del tacchino, essendo dotata di carne tenera che più si presta alla cottura al forno. Oltre al tacchino alla canzanese, piatto nato sotto Natale ma gustato soprattutto in estate in quanto freddo, qui si possono assaporare i piatti tradizionali della cucina Teramana o dolci locali come lo storione.
LA NEVIERA
Ma è a ben 8 metri al di sotto del ristorante, che si nasconde un’antica meraviglia risalente al 1100: stiamo parlando della cosiddetta neviera. La neviera è un antico concetto di frigorifero naturale, dove un tempo si conservava la carne con l’aiuto della neve. Questa veniva pressata nella paglia, che fungeva da isolante, e posta all’interno di nicchie, per abbassare la temperatura circostante e renderla una cella frigorifera a tutti gli effetti. Godendo di un continuo ricambio di aria in circolo, la temperatura poteva scendere fino a 0 gradi in inverno. La neve sciolta veniva poi filtrata e tenuta da parte per usi domestici, senza sprecare nulla.
Un ingegno millenario portato a Canzano dai Saraceni, fondatori della cittadina (non a caso lo stemma del paese è la testa di moro); attualmente è ancora intatta nella sua originalità, confermandosi un vero e proprio monumento di tecnologia antica.
Oggi, oltre a conservare i vini del ristorante, la neviera è un ambiente incantato dove concedersi una cenetta esclusiva a lume di candela, a 8 metri dal cielo e indietro di mille anni.
A poco più di 20 km da Eurcamping e neanche mezz’ora di auto, Canzano vi aspetta sulle colline verdeggianti e morbide del nostro bell’Abruzzo.